La Villa di Maiano 29 sabato Mag 2021 Posted by ARTcure in firenze, villa ≈ 1 Commento Tagartcure, Corsini, fiesole, firenze, larteguariràilmondo, maiano, miarifulcis, templeleader, villa, villadimaiano A volte si realizzano fantasie che spesso rimangono solo archiviate nei più onirici pensieri ma oggi vi racconto di un’idea realizzata e di un sogno diventato realtà. Il sogno di un gentiluomo inglese che, nella prima metà dell’800 cerca, e trova, il suo buen retiro in Italia, a Firenze, su quelle colline che, a pochi km, lambiscono a volo d’uccello, il centro storico, la Cattedrale di Santa Maria del Fiore e la sua grandiosa Cupola. Era il 1850 quando John Temple Leader individua quella che sarebbe diventata la sua residenza fiorentina preferita e che oggi è la suggestiva Villa di Maiano. Quando Leader aquista la villa, a cancello chiuso, l’edificio ha ancora carattere rurale ed era appartenuto, attraverso i secoli, a varie importanti famiglie… Probabilmente eretto dalla famiglia Tolosini passò per asse ereditaria ai Boscoli e da loro venduta ai Conti Alessandri, proprietari anche del Castello di Vincigliata. Il Castello, edificio gotico distrutto già nel nel 300 dalle truppe capitanate da John Hawkwood detto Giovanni Acuto, è fortemente legato per la sua storia alla Villa di Maiano. Anche il Castello, o meglio quello che ne era rimasto, fu acquistato da John Temple Leader il 5 di marzo del 1855. A quel tempo sulla collina di Vincigliata non era rimasto altro che una teoria di resti e di mura distrutte, memori ancora della magnificenza del passato. Il lungimirante Temple Leader, ricco non solo di danaro ma anche di sorprendente immaginazione farà di quei resti il suo biglietto da visita, facendo riedificare e rinascere, come se fosse una fenice, uno straordinario edificio… Il Castello diventa per Leader crogiolo di incontri e feste, lasciando il Palazzo di Piazza Pitti (acquistato nel 1857) e la Villa di Maiano prettamente all’uso privato passando, con tutta probabilità, i mesi invernali in città e tutto il resto dell’anno nella Villa fiesolana…La Villa dopo essere appartenuta al Conte Bartolomeo d’Alessandri, che la fece ricostruire dopo l’uragano del 1477, passa a suo cugino, Guido Sforza dei Conti di Santa Fiora poi, nel 1510, viene ceduta ai Buonagrazia e, successivamente, nel 1546, ad Alfonso di Luigi dei Pazzi… Proprio nella Villa nasce Caterina de’ Pazzi, carmelitana devota che verrà proclamata Beata da Urbano VIII nel 1669 e successivamente canonizzata da Clemente IX con il nome di Santa Maria Maddalena de’ Pazzi. La Santa passa giornate spensierate nel Palagio di Maiano e ricorderà le sue passeggiate nel bosco circostante anche nelle sue Opere: “… Chi fa albergo nei monti conserva il suo corpo più sano perché quivi l’aria è più pura, e i frutti che vi sono, sono più rari, mai lì arrivando tante nebbie e così folta caligine…”Nella metà del ‘700 la famiglia dei Pazzi si estingue e la Villa di Maiano passa ai Gucci-Tolomei per poi essere venduta, nel 1850 dai discendenti di Matteo de’ Neri Tolomei, a Sir John Temple Leader… A quel tempo, come già sopra indicato, il Palagio aveva ancora una struttura quasi rurale e di matrice quattrocentesca. Temple Leader, già abituato ad avventura edilizie al limite del visionario, affronta il restauro dell’edificio con grande disinvoltura, pur nel rispetto delle antiche forme quattrocentesche. Il lavori sono affidati e diretti all’architetto Felice Francolini. L’antico Palagio inizia cosí a cambiare non solo nelle forme ma anche nel volume. Viene rialzato di un intero piano, creato sulla facciata un ampio porticato con terrazza panoramica e, sopra, un grande torrione a loggia di ricordo gotico. Al piano terreno, quello che era stato il grande cortile interno, viene chiuso e trasformato in un enorme salone da ballo dalle linee neo-rinascimentali, come era avvenuto anche per il cortile della Villa Medicea di Petraia. Nel Salone troneggia ancora un monumentale camino di pietra serena commissionato a Francesco di Pasquale Giovannozzi da Settignano. Un altro grande camino è in quella che era la sala da pranzo della villa, onarto da racemi vegetali porta, sul un lato, la data e la firma: “Attilio Giustini 1886”… Tra 1863 e il 1864 a Giuseppe Fancelli viene commissionata la costruzione di una piccola cappella privata decorata con delle preziose vetrate dell’officina vetraria di Ulisse de Matteis due delle quali raffigurano lo stemma di Temple Leader e quello della moglie Maria Luisa Raimondi. La cappella, decorata da Annibale Gatti, fu consacrata il 24 maggio del 1864 e dedicata alla Vergine Consolatrice, come testimonia anche la pala d’altare su tela tutt’ora in loco. Di Gatti era anche il decoro del soffitto che andò distrutto nei bombardamenti della seconda guerra mondiale e sostituito, negli anni cinquanta, da una “Madonna Assunta” voluta dalla allora proprietaria Elisabetta Stori dei Principi Corsini… Nel 1903 John Temple Leader muore e tutte le sue proprietà passano per asse ereditario al nipote Richard Bethell Lord Westbury che nel 1917 vende la Villa di Maiano al chirurgo Teodoro Stori e sua moglie Elisabetta Corsini… Oggi la Villa vive di una nuova linfa. Ereditata per linea diretta dalla Contessa Lucrezia Miari Fulcis dei Principi Corsini è gestita con garbo frizzante dalla figlia, l’insostituibile Isabella Miari Fulcis Battaggia. La sontuosa dimora è diventata un’esclusiva location adatta a celebrare raffinate feste e lussureggianti banchetti di nozze. Ma molte altre cose si possono fare tra i rigogliosi giardini e le aristocratiche sale di Villa di Maiano. In quella che viene chiamata Sala Rossa, dalla preziosa tappezzeria che la riveste, sono state infatti girate alcune delle scene del capolavoro cinematografico di James Ivory: “Camera con Vista” e quelle di “Un the con Mussolini” del grande regista italiano Franco Zeffirelli…Un doveroso ringraziamento va ad Isabella Miari Fulcis Battaggia che mi ha accolto con entusiasmo ed empatia ed ancora ringrazio sua madre la Contessa Lucrezia Miari Fulcis dei Principi Corsini che, con garbo ed innata eleganza, mi ha raccontato molti aneddoti legati all’edificio e alla sua nobile famiglia. http://www.villadimaiano.it